Mise à jour 4/05 Copyright JG © 2005
 
 - Le Col de l'Autaret ou
     Histoire de Bellino
 - Les Thèmes associés
 - Bataille de la   Battagliola

    1743-1744
 - Blason de Bellino

 - Breve cronologia della
 Castellata E de l' Escartoun
   de CHASTEL DELFIN
      (Italiano)
 - Brève chronologie du
 Castellar et de l' Escarton de
  CHÂTEAU DAUPHIN

 - République de Briançon (F)
 - Republica di Briancon (It)

 - Autres
 






 
 

Introduzione

Ubicate ai confini tra la Francia e l'Italia, o più precisamente tra il Piemonte, la contea di Nizza, la Provenza e il Delfinato, le alte valli alpine costituiscono un mondo particolare, formato da un ambiente tipicamente montagnoso, particolarmente rude.

La loro lontananza dai centri urbani ha distolto l'interesse tanto degli storici quanto dei cronisti rendendo estremamente scarsa ogni documentazione degna di credibilità .

Alternativamente isolati, poi luoghi di passaggio, aperti a ogni influsso, teatri di conflitti religiosi e politici, queste regioni sono appartenute a diverse nazioni e hanno conosciuto miseria, desolazione, distruzioni e ricostruzioni a un punto tale da confondere ancor di più ogni tentativo di sintesi oggettiva della loro storia .

L'"ESCARTOUN de CHASTEL DELFIN" , ( detto LA CASTELLATA ) ,addossato al confine di stato e ad una linea di creste alte dai 2900 ai 3300 Metri (SLM) ,occupa l'Alta Val Varaita ai piedi del Monviso .

Appartenente un tempo al Delfinato, poi al Regno di Francia, fu ceduto nel 1713, per ragioni militari , al Ducato di Savoia .

E composta da CASTELDELFINO , BELLINO e PONTECHIANALE .


La Fortezza di Casteldelfino (1336), distrutta nel 1690
fu costruita su una postazione che dominava la chiesa di San Eusebio.
(Documentazione communicata dae Museo di Casteldelfino, Associazione ier a la vito)
 


I. EPOCA CELTICA E ROMANA

        I CELTI

Nella CASTELLATA ,appaiono qua e là ,alcune delle celebri e strane teste mozze di stile Celtico , scolpite nella pietra e usate come materiali di rimpiego o di recupero .
 


Il viso solare cosidetto da "Beleno", divinita celtita del sole,
si avvicina più probabilmenta degli altri vestgi dell' antica chiesa
di stile Romanico Longobardo di Borgata Chiesa (Bellino)
 
Hanno lasciato a lungo supporre l'esistenza di oppidum Celtici simili a quello d'ENTREMONT o ROQUEPERTUSE ,nei pressi di Marsiglia ,attirando ,verso il 1970, l'interesse di ricercatori di diverse università .

Senza contestare la probabile esistenza in questi luoghi di tribù di Galli Cisalpini di civiltà celtica , peraltro rievocati da certi toponimi , ( La divinità solare BELENUS stessa avrebbe dato il suo prestigioso nome a BELLIN , diventato BELLINO in Italiano) ,sembra più verosimile attribuire l'origine di queste teste all'opera di monaci giunti per creare qui dei priorati allo scopo di ospitare viaggiatori e pellegrini

( Secondo il " Dictionnaire des Noms de Lieux " Ed Larousse Page 68 di Charles Rostaing Origine di BELLIN, BELINIUM,  BELINIUS = Nome di uomo Gallico)

Il riferimento a ricerche dedicate al Medio Evo ,come " LES CELTES " di Jean Markale Ed PAYOT Pagg 442 sembrano portare alcuni chiarimenti su questo argomento .

Spiegano come Il Medio Evo ha saputo ispirarsi alla simbologia popolare Celtica per trasmettere il proprio messaggio di fede .

Il viso illuminato da un immenso sguardo ,specchio dell' anima ,domina lo spazio della testa e soprattutto del corpo ridotto al nulla .

" Ma ciò che più è importante , è che la stessa Arte Romanica ,alla luce dei lavori comparativi intrapresi da poco tempo ,appare nettamente di tradizione Celtica ( J Markale) "

        I MONACI

Forse ,possiamo anche immaginare l'impronta di qualche monaco scultore irlandese venuto qui ,con san COLOMBANO e
SAN ORSO, ad evangelizzare la regione nel VI° Secolo.

Il re DONNO e la "Pax Romana"

Ma ritorniamo al nostro modesto tentativo di ricostruzione cronologica .

100 Ac = Pace Romana

La civiltà romana si sovrappone a quella Celtica in Provenza come nel Piemonte ( Gallia Cisalpina )

In questa regione le Alpi continuano ad essere governate da re celti innalzati al grado di prefetti romani ,quali "COTTIUS" (Alpi COZIE) e questo fino all'estinzione della dinastia dei "DONNO"

Questa organizzazione permetteva alle legioni romane di transitare facilmente verso la loro provincia situata nel sud della Francia ( La Narbonnaise) .

Più a Nord ,in Valle d'AOSTA ,i "SALASSI" vollero militarmente opporsi alle pretese dei Romani e furono annientati nel 143 ( Breve Storia del Piemonte ,Claudio Bocca - Massimo Centini )

    • IV SECOLO : Introduzione del cristianesimo in Provenza ( St Cesaire et St Elme )
    • Creazione del vescovado di EMBRUN nel 365 .

La legenda dei santi della legione Tebea

Tra i culti di santi e di vittime del paganesimo ,si inserisce nelle nostre valli quello dei militi della legione Tebea , come testimoniano gli affreschi sui piloni votivi ,che venerano la memoria dei principali eroi ( San Lorenzo , San Chiaffreddo ,San Magno etc )

Secondo la tradizione più diffusa ,nel 286 fu inviato nelle valli alpine un contingente di legionari accantonati in Egitto nei pressi dell’attuale Luxor che ,per ordine di Diocleziano avrebbero dovuto appoggiare la milizia di Massimiliano Aurelio Euculeo ,impegnato contro le tribù galliche valligiane .

Quando conobbero lo scopo della loro missione quei soldati si rifiutarono di andare a massacrare altri uomini ,rispondendo totalmente alla morale cristiana e furono pertanto passati per le armi .
 


Tra i culti di santi si inserisce nelle nostre valli
quello dei militi della legione Tebea comme
testimoniano gli affreschi.

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